Sappiamo che i social network (ad esempio Facebook e Twitter), sono società private che ci permettono di condividere informazioni e comunicare tra noi. Come tutti abbiamo notato, nell’ ultimo periodo hanno inasprito i controlli.
Devi fare attenzione al linguaggio che usi e a non parlare di cose non scientifiche e verificate. La pena è la cancellazione dei contenuti. Ma cosa accadrebbe se i social network andassero a censurare persino i contenuti del Presidente degli Stati Uniti?
Accadrebbe che la popolazione non potrebbe sapere cosa comunica il rappresentante del popolo e i social network riuscirebbero a porsi addirittura al di sopra del Presidente, decidendo cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Donald Trump infuriato per la vicenda, afferma che il social network Twitter “fa politica” e ha deciso di emanare un ‘ordine esecutivo del Presidente’ per rimediare a questa incresciosa situazione. E li “incastra” come lui sa fare. La nostra Giorgia Meloni, ha commentato questa decisione:
“Il Presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo che toglie l’immunità legale ai social network:
saranno legalmente responsabili per ogni singolo contenuto postato dagli utenti. La decisione arriva dopo che Twitter aveva sottoposto a fact checking i cinguettii del Presidente americano, intervenendo a gamba tesa sull’attività politica di Trump proprio nel bel mezzo della campagna elettorale per le presidenziali.
Se i social intervengono unilateralmente sui contenuti degli utenti, si comportano a tutti gli effetti come editori, e come tali potrebbero essere chiamati a rispondere per qualsiasi cosa viene pubblicata.
Non si può pretendere di non avere responsabilità se si interviene con un giudizio di merito per stabilire cosa possa essere pubblicato e cosa no, chi abbia diritto di parola e chi no. La libertà di espressione è sacra, è un diritto universale da difendere ad ogni costo, nessuna società privata è al di sopra delle carte costituzionali e della democrazia”.
GIORGIA MELONI (29 maggio 2020)